Niente sarà più come prima. Ogni crisi, questa che tutti conoscono come tutte quelle che ognuno attraversa, lascia il segno e cambia le cose.
L’economia e la finanza, come le abbiamo sempre viste, non torneranno più. E neanche il mercato del lavoro, le professioni. Ogni cosa.
Le imprese, ad esempio. Sono (erano) finanziate all’80% dalle banche. Ne sono ostaggio (ancora adesso) e vittime della sindrome di Stoccolma. La stretta creditizia, però, non è qualcosa di temporaneo ma una deriva irreversibile e non per questo è qualcosa di male ma forse un rimedio inconsapevole e non riconosciuto.
Il credit crunch è un fiume che non risalirà la sua corrente, che non cambierà direzione ma che scorrerà fino alla sua naturale destinazione: far divertare 50 quello che prima era 80.
Toccherà sopravvivere e mica è detto che non sia, alla fine, un vivere sopra.
Come fare, quindi?
Trovare nuove strade, cercare nuovi modi, altre vie. Promuovere l’emancipazione sociale in una nuova economia partecipativa che assottigli le diseguaglianze, che conceda il proprio credito fatto non più di lacci finanziari ma di comunicazione, possibilità, inclusione. Il superamento del capitalismo come ricerca di profitto non generosa ma, al contrario, generare e condividere. Partecipazione, appunto.
Il crowdfunding, la finanza collettiva, la diffusione dei propri programmi e la ricerca di nuove forme di associazione imprenditoriale per far emergere le idee migliori, perché chiunque possa supportare il merito, farne parte secondo possibilità e passione sono il motore, etico e non inquinante, che abbiamo a disposizione.
Il probabile, sperato e più che richiesto allargamento della normativa sull’equity crowdfunding alle piccole e medie imprese sarebbe la benzina necessaria a farlo girare.
Nel frattempo conviene avere in mano le chiavi.
Se l’economia è attività umana, non è mai eticamente e antropologicamente neutrale. O costruisce rapporti di giustizia e di caritas, o li distrugge. Non esiste un’altra alternativa. Da tale prospettiva il mercato è allora richiamato ad una vocazione originaria e perduta di inclusione sociale, dove i rapporti e gli equilibri economici siano anch’essi sussidiari alla autentica promozione umana e al bene comune.
Il segreto della tua libertà è un segreto. È un mistero in cima a un picco alto quattromila metri, non è a portata di clic. A portata di clic hai una trappola, ci scommetto qualsiasi cosa. Le armi per la liberazione non saranno di sicuro lì, perché lì te le danno preconfezionate: dicono di mettersi una maschera e dire certe parole, vedrai che cambia tutto. Secondo me ti stanno truffando alla grande. Diffondere le mail degli scambi tra i dirigenti dell’Enel e dell’Eni può cambiare il mondo? Non credo, ma penso che ci sia chi fa diventare le cose spettacolo, perché viene dallo spettacolo, perché è fatto di spettacolo, e il mondo dello spettacolo vuole che tu rimanga esattamente così.
La vanità inizia a scavare il buco. Intervista a Gipi : minima&moralia.
Il caso, a volte, ci mette del suo. A volte no. La differenza è sempre questa.
Linker » Aiutare chi ristruttura, punire gli sciacalli dell’insolvenza.
Si svolgerà il 25 marzo il convegno “Equity crowdfunding: adempimenti e procedure per finanziare le imprese tramite internet”, organizzato dal nostro ordine in collaborazione con Assolombarda.
Il crowdfunding, la raccolta fondi “dal basso” tramite piattaforme web, è l’ultima e più innovativa modalità di finanziamento alle attività imprenditoriali, in particolare pmi e start-up. Uno strumento che nel 2013 ha generato un volume d’affari di circa 6 miliardi di dollari che la Banca Mondiale stima possa salire, per il solo investment crowdfunding, a oltre 92 miliardi entro il 2025.
Sull’equity crowdfunding, la forma che consente la raccolta del capitale di rischio, l’Italia vanta un primato importante: è il primo Paese nel mondo ad avere emanato una normativa organica e completa (L. n. 221/2012 detta “Decreto Crescita 2.0” e regolamento CONSOB n.18592/2013).
Al convegno parteciperanno tra gli altri Giovanni Musella della Consob, Stefano Venturi (Assolombarda), Stefano Firpo (Ministero per lo Sviluppo Economico) e Cristina Quarleri, consigliere delegato di Odcec Milano che interverrà sul tema “Il ruolo del Commercialista e proposte di sviluppo dell’equity crowfunding”.
Inizio dei lavori alle 9 presso la sede dell’Ordine in Corso Europa 11.
Dettaglio News > Equity crowdfunding, un nostro convegno il 25 marzo.
Esiste una distinzione tra politica e economia, tra la condizione dell’uomo quale soggetto di consumo e quella di uomo indebitato per debiti che non ha lui stesso contratto?
Evidentemente no in un sistema capitalistico in crisi come quello di questi ultimi anni.
Ogni atto politico è di per sé stesso economico e viceversa.
Il capitalismo neoliberista – è questo ciò che in sintesi sostiene Lazzarato – è una politica che ha di mira, come tutte le politiche, un determinato ideale di essere umano: un uomo che si sente “colpevole” (nel doppio senso, economico e morale, che ha la parola “Schuld” [debito-colpa] in tedesco), che non dispone del suo tempo.
E chi si sente in colpa, come sempre, finisce con il pagare.
Antonio Lucci. Sfuggire al capitalismo neo-liberale | Doppiozero.
Mario Lazzarato
Il governo dell’uomo indebitato
Ed. Derive/Approdi 2013