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Lombard street

il blog dello studio lombard dca

Mese

gennaio 2015

I 10 migliori libri per imparare a fare startup

Leggere non fa diventare imprenditori, né può assicurare il successo del proprio business.

O forse no (almeno secondo i Ventures della Silicon Valley)

viaI 10 migliori libri per imparare a fare startup.

Tra dieci anni non ci sarà più bisogno dei camionisti

Secondo un report appena pubblicato dalla società di consulenza Roland Berger, siamo solo all’inizio di un percorso che avrà un’evoluzione molto rapida: tra soli 10 anni, nel 2025, saranno mature le tecnologie che permetteranno il trasporto pesante senza l’utilizzo di guidatori. Il percorso sarà graduale e attraverserà cinque passaggi. Ma sull’esito finale la società di consulenza è chiara. «Il passaggio finale è una piena automazione di “self-driving’ nella quale il guidatore non è praticamente più richiesto».

viaTra dieci anni non ci sarà più bisogno dei camionisti | Linkiesta.it.

Voluntary disclosure, la gestione post rientro dei capitali

Come vengono utilizzati i capitali emersi con la voluntary disclosure? Polizze, trust e fondi: ecco alcuni strumenti di gestione

viaVoluntary disclosure, la gestione post rientro dei capitali – La Mia Finanza CH.

Sharing economy VS Affitto tradizionale (infografica)

Pwc ha recentemente pubblicato uno studio in cui vengono analizzate le prospettive di sviluppo a livello globale della sharing economy. Su questi dati SocialEconomy ha costruito un’infografica. Nello specifico la società di consulenza ha analizzato 5 settori dell’economia della condivisione (crowdfunding/prestiti tra privati, car sharing, streaming audio e video, alloggi P2P e staff online) comparandoli con i loro quasi omologhi della old economy (affitto beni strumentali, noleggio auto, noleggio DVD, B&B/ ostelli e noleggio libri). Secondo le previsioni da un fatturato complessivo di 15 miliardi di dollari del 2013, le società appartenenti alle 5 categorie considerate della sharing economy dovrebbero arrivare nel 2025 a generare revenues per 335 miliardi di dollari. Interessante notare anche i tassi di crescita dei fatturati stimati per 9 dei 10 settori ( 5 della sharing economy e 4 dell’affitto tradizionale) considerati: si va dal +63% del crowdfunding/prestiti tra privati (in Italia in questo business sono attivi Smartika e Prestiamoci) al +2% di fatturato per i player attivi nel noleggio auto. Unico settore per il quale PwC stima, invece, una decrescita è quello che del noleggio DVD che dovrebbe avere una perdita in termini di fatturato nel 2025 pari al 5%.

viaSharing economy VS Affitto tradizionale (infografica): le stime di PwC | SocialEconomy.

Boom di richieste per il rating di legalità

Dalle 142 richieste del 2013 alle 402 dell’anno appena passato: le cifre sono ancora modeste, ma sono in decisa crescita le aziende che fanno richiesta del “rating di legalità”, una valutazione che certifica l’onestà delle imprese e dei loro amministratori.

Rilasciato dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, consente alle aziende più virtuose di avere una corsia preferenziale nell’ottenimento dei finanziamenti pubblici ma anche nella concessione di credito da parte delle banche.

viaBoom di richieste per il rating di legalità – La Mia Finanza Green.

Tutte le donne del tech: ecco le 86 italiane da tenere d’occhio

Si dice che le donne abbiano una visione più lungimirante del mondo, frutto della loro naturale propensione alla continuazione della vita. Una dote fondamentale, in qualunque campo. Che ciò aiuti a prendersi cura di una famiglia oppure a sviluppare un software per programmare i voli dei droni poco importa.

L’Italia ci prova, a guardare avanti. O, meglio, ci provano le italiane.   In fondo, “tecnologia” è un sostantivo femminile.

viaTutte le donne del tech: ecco le 86 italiane da tenere d’occhio.

Come sarà la bad bank all’italiana, ora che si può fare

«Riflettiamo su introdurre degli strumenti che vanno sotto il nome generico di bad bank, ma possono assumere varie forme. Ci sono varie opzioni e le stiamo esaminando, anche tenendo conto delle implicazioni sulle regole europee sugli aiuti di Stato». Con queste parole a la Repubblica il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha riaperto una questione che era scomparsa dai radar del dibattito economico italiano da circa un anno. Parole a cui hanno fatto eco quelle del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che a Davos ha definito la bad bank “un’idea interessante”, prendendo al balzo la palla alzata da Padoan e appoggiando più esplicitamente l’idea dopo la cautela degli anni scorsi. L’Abi, l’associazione delle banche italiane, in questi anni è invece stata contraria. Troppo importante far vedere all’esterno che gli istituti di credito italiano erano solidi e lontani dalle situazioni drammatiche delle banche spagnole, affossate dallo scoppio della bolla immobiliare, così come di quelle irlandesi.

viaCome sarà la bad bank all’italiana, ora che si può fare | Linkiesta.it.

“Inversione fiscale”: una moda sotto attacco

Una delle principali novità nel mondo della finanza degli Stati Uniti quest’anno è stata la controversia sulla cosiddetta “inversione fiscale”, una modalità di acquisizione che può accrescere gli utili aziendali, ma che implica gravi rischi sul fronte normativo e dell’opinione pubblica.

Si ha un’inversione fiscale quando una società statunitense acquisisce un’impresa all’estero, trasferisce il domicilio nel paese di quest’ultima e paga l’aliquota d’imposta locale. Finchè la società acquisita detiene il 20% o più della controllante, la struttura risulta legale in base alle leggi in vigore negli Stati Uniti. Non solo l’inversione può ridurre molto il carico fiscale, ma consente anche alla società precedentemente con sede statunitense di accedere alla sua liquidità off-shore “bloccata” senza pagare una sanzione fiscale per il rimpatrio dei capitali.

via“Inversione fiscale”: una moda sotto attacco – La Mia Finanza CH.

La nuova newsletter dell’Agenzia delle Entrate (26 gennaio 2015)

ARRIVANO I MODELLI DICHIARATIVI 2015

Sono online i primi modelli dichiarativi 2015: il 730/2015, la nuova Certificazione Unica che sostituisce il vecchio Cud, i modelli 770/2015 Semplificato e Ordinario e i modelli Iva/2015 e Iva Base/2015. Debutta il nuovo 730, dal 15 aprile disponibile per la prima volta in forma precompilata, per i contribuenti che hanno presentato il modello 730/2014 e che riceveranno nel 2015 la Certificazione Unica per i redditi percepiti lo scorso anno. Con la Precompilata sarà possibile accettare, integrare o modificare il contenuto della propria dichiarazione direttamente online, se in possesso delle abilitazioni, oppure tramite il proprio sostituto d’imposta, un Caf o un professionista abilitato. Il contribuente potrà comunque continuare a presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie. In entrambi i casi la scadenza è fissata al 7 luglio 2015. Online anche le bozze dei modelli dichiarativi 2015 di Irap, Unico Società di capitali (Sc), Società di persone (Sp), Enti non commerciali (Enc) e del modello Consolidato nazionale e mondiale (Cnm) per il periodo d’imposta 2014. Tutti i modelli sono aggiornati con le ultime novità fiscali.

SEMPLIFICAZIONI FISCALI: IL VADEMECUM DELLE ENTRATE

Adempimenti più snelli e procedure superflue eliminate: l’Agenzia delle Entrate presenta il vademecum delle semplificazioni fiscali a favore di persone fisiche, professionisti e imprese, introdotte dal Dl n. 175/2014. Numerose le novità, come la semplificazione della dichiarazione di successione e degli adempimenti collegati; inoltre, quando l’eredità devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta ha un valore che non supera i 100mila euro e non comprende immobili o diritti reali immobiliari, la dichiarazione di successione non è necessaria. Criteri più semplici per l’individuazione delle abitazioni per le quali è possibile fruire dell’agevolazione Iva “prima casa”: farà fede la categoria catastale dell’immobile. Cancellato anche l’obbligo di inviare all’Agenzia la comunicazione per chi effettua lavori per la riqualificazione energetica degli edifici che proseguono per più anni d’imposta e vuole usufruire della detrazione Irpef e Ires. Dal 1° gennaio, infine, scattano in automatico gli interessi sui rimborsi richiesti dai contribuenti in conto fiscale. Tutte le altre norme sono chiarite e commentate nella circolare 31/E del 30 dicembre 2014.

RIMBORSI IVA: EROGAZIONE PIÙ VELOCE NEL 2015

Dal 2015 si semplifica la disciplina dei rimborsi dei crediti Iva: con la circolare 32/E del 30 dicembre 2014 l’Agenzia delle Entrate chiarisce le novità introdotte dal Dl n.175/2014. La norma, infatti, innalza a 15mila euro il tetto dei rimborsi che possono essere eseguiti senza prestazione di garanzia e senza altri adempimenti. Per i rimborsi di importo superiore ai 15mila euro, sarà sufficiente il visto di conformità e una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. L’eliminazione della garanzia, quindi, porta con sé la riduzione dei costi per ottenere i rimborsi e la contrazione dei tempi di erogazione. La garanzia viene ora richiesta solo in caso di “rischio fiscale” e può essere fornita anche con cauzione in titoli di Stato, come previsto dal provvedimento del Direttore del 30 dicembre 2014, che istituisce anche il relativo modello. La garanzia resta obbligatoria, inoltre, per chi esercita attività di impresa da meno di due anni (escluse le start up innovative), per chi presenta la dichiarazione o l’istanza priva del visto di conformità o della sottoscrizione alternativa (o senza dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà) e per chi chiede il rimborso dell’eccedenza detraibile risultante all’atto della cessazione dell’attività.

NUOVO REGIME DEI MINIMI PER IMPRENDITORI E PROFESSIONISTI

Dal 2015 i contribuenti che intendono avviare una nuova piccola impresa o attività professionale potranno accedere subito al nuovo regime dei minimi introdotto dalla Legge di stabilità 2015, direttamente al momento della richiesta di apertura della partita Iva. L’Agenzia delle Entrate spiega, infatti, che, fino all’approvazione e pubblicazione del modello aggiornato della dichiarazione di inizio attività, per usufruire del nuovo regime semplificato basterà barrare la casella prevista per l’adesione al precedente “Regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, previsto dall’art 27, commi 1 e 2 del Dl n. 98/2011”. Il nuovo regime forfettario è entrato in vigore dal 1° gennaio 2015. Le nuove partire Iva che intendono esercitare in forma individuale, con ricavi o compensi tra 15mila e 40mila euro (a seconda del tipo di attività economica), potranno avvantaggiarsi di un sistema di favore con meno adempimenti e un’imposta unica, che sostituirà Irpef, addizionali regionali e comunali e Irap, ad aliquota fissa del 15% sul reddito imponibile determinato forfettariamente sulla base dei ricavi o dei compensi.

BONUS DEL 50% PER LE PERTINENZE: IN DETRAZIONE ANCHE IL COSTO NOTARILE DEL VINCOLO

Nella detrazione prevista per i lavori di ristrutturazione degli immobili trova spazio anche il costo sostenuto per la redazione dell’atto notarile destinato alla costituzione del vincolo pertinenziale, come nel caso degli interventi di recupero di un sottotetto. Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 118/E del 30 dicembre 2014, che conferma, inoltre, che gli interventi edilizi per il recupero dei sottotetti a fini abitativi sono a tutti gli effetti restauro e risanamento conservativo e/o ristrutturazione. Di conseguenza, il costo sostenuto per rendere abitabile un sottotetto esistente può essere portato in detrazione, purché questo avvenga senza aumento della volumetria originaria. La redazione dell’atto notarile di vincolo unilaterale come atto che rende la parte di sottotetto esistente “pertinenza” dell’unità immobiliare principale, dunque, è considerata funzionale alla riduzione del contributo da corrispondere per il rilascio della concessione edilizia. Ne consegue che anche il costo sostenuto per la redazione dell’atto è ammesso in detrazione poiché determina l’importo del contributo detraibile.

ATTENZIONE ALLE FALSE E-MAIL SUL REDDITOMETRO

Attenzione alle false e-mail di “Aggiornamento” che circolano in queste ore e che si presentano come Linee Guida dell’Agenzia delle Entrate per evitare i controlli sul redditometro: il file allegato contiene un virus che può compromettere la sicurezza del computer. L’Agenzia raccomanda di non aprire il file, di non collegarsi al sito indicato nel testo dell’e-mail e di non utilizzare per nessun motivo il link presente nel messaggio. Il collegamento, infatti, rimanda a un sito dal nome molto simile al dominio istituzionale delle Entrate. Queste e-mail, inoltre, hanno lo scopo di ottenere illecitamente dati personali dei cittadini: nel testo viene precisato, infatti, che la consultazione delle istruzioni allegate è consigliata “specialmente” a coloro che utilizzano i servizi di “Internet Banking”.

BANCHE DATI SISTER: RIMODULATI I COSTI PER L’UTENZA

Nuove regole per l’accesso telematico alle banche dati ipotecaria e catastale: con il nuovo anno i costi per l’utenza vengono rideterminati. Con il provvedimento del 17 dicembre 2014, l’Agenzia delle Entrate ha eliminato i rimborsi da versare per le spese amministrative connesse alla stipula delle convenzioni e ridotto quelli annuali previsti per ogni ulteriore password richiesta. Restano invariati i tributi erariali relativi all’erogazione dei singoli servizi di consultazione. Obiettivo della rimodulazione dei costi è quello di favorire l’accesso online ai servizi ipotecari e catastali da parte di Pubbliche Amministrazioni, imprese, professionisti e cittadini.

CATASTO TERRENI: LE NUOVE FUNZIONALITÀ DI PREGEO 10

Da gennaio 2015 è in vigore la nuova procedura Pregeo 10, il software che permette l’aggiornamento degli atti catastali, dell’archivio cartografico e dell’archivio censuario del Catasto terreni. Con la circolare 30/E del 29 dicembre 2014, l’Agenzia fornisce le indicazioni operative sulla corretta predisposizione di alcune specifiche tipologie di atti nell’ambito del nuovo Pregeo 10. La procedura, più evoluta, consente di registrare le variazioni del catasto terreni in maniera automatica, senza alcun intervento manuale, partendo dalla proposta presentata dal professionista, dall’estratto di mappa e dal modello per il trattamento dei dati censuari. Pregeo 10 garantisce, così, la trattazione automatica delle variazioni del catasto terreni, con l’immediata registrazione degli esiti negli archivi catastali.

“ARGOMENTI DI DISCUSSIONE”: FOCUS SUL TAX GAP DELL’IVA

E’ online il nuovo numero di “Argomenti di discussione”, che focalizza l’attenzione sul “tax gap” dell’Iva in Italia. Nel secondo numero della pubblicazione scientifica dell’Agenzia, si ridisegna infatti una mappa dell’evasione legata all’imposta sul valore aggiunto, evidenziando le differenze sul territorio, regione per regione. L’analisi prende in esame due diverse componenti di gettito: i consumi finali, riferibili alle famiglie, e gli impieghi intermedi, riferibili alle imprese, così come definiti nel Sistema Integrato dei Conti Europei. Ne risulta che nel periodo 2007-2010 sono stati evasi 231miliardi di euro di Iva; quindi si pone l’accento su alcune variabili, come il tax moral dell’area geografica di riferimento e il contesto economico, e sul ruolo che giocano nel favorire o nel limitare il ricorso all’evasione dell’Iva. Tra le regioni più virtuose troviamo Lazio, Val D’Aosta e Trentino; più in generale, la propensione media al gap Iva dei consumi finali delle famiglie del Nord è inferiore a quella del Meridione.

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