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Lombard street

il blog dello studio lombard dca

Mese

ottobre 2016

Il 57% delle aziende italiane usa software illegali 

Più della metà delle aziende ispezionate dalla Guardia di Finanza e dal Nucleo speciale tutela proprietà intellettuale hanno usato software “craccati”, sprovvisti di regolare licenza. Questo è quanto emerso da un’operazione che ha coinvolto 116 società sul territorio nazionale e che traccia un panorama decisamente critico per ciò che riguarda la legalità dei software utilizzati nei contesti aziendali.

Sorgente: Il 57% delle aziende italiane usa software illegali – Wired

‘Rottamazione cartelle’: istruzioni per l’uso

Premessa

L’approvazione del D.L. 22 ottobre 2016 ha dato il via libera alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali pendenti negli anni dal 2000 al 2015 nei confronti di tutti gli agenti della riscossione (in primo luogo Equitalia ma anche altri come sotto specificato). Il provvedimento comunemente definito rottamazione cartelle dovrà essere convertito in Legge entro il prossimo 21 dicembre.

Le disposizioni normative prevedono che i debitori possano estinguere il debito verso l’agente per la riscossione senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora originariamente richiesti ma limitandosi al pagamento delle sole:

  • somme affidate all’agente della riscossione a titolo di capitale e interesse;
  • somme maturate a favore dell’agente della riscossione a titolo di aggio (comunque ricalcolato e ridotto) e di rimborso per le spese di procedure esecutive, nonché di rimborso delle spese di notifica della cartella di pagamento.

Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione o in massimo 4 rate.

Cosa è possibile definire in via agevolata

La definizione agevolata riguarda le cartelle esattoriali, aventi ad oggetto:

  • imposte sui redditi (Irpef, Ires, Irap)
  • contributi previdenziali e assistenziali (INPS e altri enti previdenziali);
  • imposta sul valore aggiunto (IVA), tranne quella che viene riscossa all’importazione.

Rientrano nella rottamazione anche i ruoli emessi da Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni, quali ad esempio quelli relativi all’ICI o all’IMU ma non per tutti i Comuni.

Non sarà invece possibile ottenere la definizione agevolata per le cartelle esattoriali relative a:

  • imposta sul valore aggiunto (IVA) che viene riscossa all’importazione;
  • somme dovute “a titolo di recupero di aiuti di Stato”;
  • crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti;
  • multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
  • sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada. In tale situazione vengono esclusi solamente gli interessi di mora e non anche la sanzione.

Come accedere alla sanatoria

Ai fini della definizione agevolata il debitore manifesterà all’agente della riscossione la sua volontà di richiedere la chiusura delle pretese creditorie, presentando entro il 23 gennaio 2017 un’apposita istanza, secondo un modello che sarà reso noto nei primi giorni di novembre.

Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto introduttivo della sanatoria, quindi entro il 24 aprile 2017, l’agente della riscossione comunicherà ai debitori che hanno presentato la richiesta l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, nonché quello delle singole rate eventualmente richieste indicando il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse.

I contribuenti potranno ottenere un piano di dilazione massimo di 4 rate sulle quali saranno dovuti gli interessi di dilazione nella misura del 4,5% annuo:

  • la prime due rate saranno ciascuna pari ad un terzo e la terza e la quarta ciascuna pari ad un sesto delle somme dovute (ad esempio per un importo dovuto pari ad € 30.000, la prima e seconda rata saranno ciascuna pari ad € 10.000, mentre la terza e quarta rata saranno ciascuna pari ad € 5.000);
  • la scadenza della terza rata non potrà superare il 15 dicembre 2017;
  • la scadenza della quarta rata non potrà superare il 15 marzo 2018.

Sarà il debitore che nel modulo di richiesta di definizione agevolata indicherà il numero di rate col quale intende effettuare il pagamento, nonché la pendenza di giudizi aventi ad oggetto i carichi cui si riferisce la dichiarazione, assumendo l’impegno a rinunciare agli stessi giudizi.

Si decade dal beneficio della sanatoria in seguito al mancato, insufficiente o tardivo pagamento dell’unica rata ovvero di una delle rata del piano di dilazione previsto.

In caso di decadenza, i versamenti effettuati sono comunque acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto in origine.

Benefici per il contribuente ammesso alla definizione agevolata

A seguito della presentazione della istanza di adesione alla definizione agevolata, sono sospesi i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi che sono oggetto di tale dichiarazione.

L’agente della riscossione, relativamente ai carichi definibili ai sensi di quanto sopra, non può avviare nuove azioni esecutive ovvero iscrivere nuovi fermi amministrativi e ipoteche, fatti salvi i fermi amministrativi e le ipoteche già iscritti alla data di presentazione della dichiarazione, e non può altresì proseguire le procedure di recupero coattivo precedentemente avviate, a condizione che:

  • non si sia ancora tenuto il primo incanto con esito positivo; ovvero
  • non sia stata presentata istanza di assegnazione; ovvero
  • non sia stato già emesso provvedimento di assegnazione dei crediti pignorati.

 

Per chi ha già in corso una dilazione

I contribuenti che hanno una dilazione in corso con gli agenti della riscossione o che hanno già pagato in parte il debito iscritto a ruolo, possono richiedere la definizione in via agevolata; è necessario però che gli stessi siano in regola con i versamenti con scadenza nel periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2016.

In questo caso:

  • ai fini della determinazione dell’ammontare delle somme da versare si tiene conto esclusivamente degli importi già versati a titolo di capitale e interessi inclusi nei carichi affidati, nonché, di aggio e di rimborso delle spese per le procedure esecutive e delle spese di notifica della cartella di pagamento;
  • non sono rimborsabili le somme versate, anche anteriormente alla definizione, a titolo di sanzioni incluse nei carichi affidati, di interessi di dilazione, di interessi di mora e di sanzioni e somme aggiuntive sui crediti previdenziali;
  • il pagamento della prima o unica rata delle somme dovute ai fini della definizione determina, limitatamente ai carichi definibili, la revoca automatica dell’eventuale dilazione ancora in essere precedentemente accordata dall’agente della riscossione.

Anche qualora l’ammissione al beneficio determini un saldo a debito pari a zero per il venir meno dell’obbligo di pagamento delle sanzioni e degli interessi di mora, il contribuente deve comunque presentare la richiesta di accesso alla sanatoria secondo le modalità descritte sopra.

 

Chiarimenti con dubbi nei casi di omessa presentazione del modello EAS 

Il chiarimento di maggior rilievo fornito dall’Agenzia riguarda i termini di presentazione del modello e in particolare, le conseguenze che derivano dalla mancata trasmissione entro i termini ordinariamente previsti.

Con l’interrogazione parlamentare in commento, infatti, l’Agenzia delle entrate precisa che “il termine fissato per la presentazione del modello EAS non ha carattere perentorio”.

Sorgente: Chiarimenti con dubbi nei casi di omessa presentazione del modello EAS – Euroconference News

Ottobre, è tempo di forecast

 

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Il controllo di gestione è quell’insieme di attività e strumenti che guidano la gestione dell’azienda verso il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti. Gli obiettivi vengono stabiliti nel budget il cui orizzonte temporale è l’anno e che viene dettagliato su base mensile o trimestrale, sulla stessa base temporale vengono preparati i consuntivi che rapportati al budget suggeriscono le azioni correttive da intraprendere .

Nel corso dell’esercizio il budget viene rapportato ai dati consuntivi analizzando le motivazioni che hanno portato a degli scostamenti rispetto alle previsioni iniziali ed eventualmente rivedendo queste ultime. Il documento che ne risulterà sarà l’unione dei dati consuntivi alla data di redazione e di quelli preventivati sino a fine esercizio. Questo documento prende il nome di Forecast e consente di perfezionare le strategie per il raggiungimento degli obiettivi di breve periodo.

Il Forecast, è quindi una previsione della situazione economica, patrimoniale e finanziaria a fine periodo. Si costruisce utilizzando:

  • per i mesi terminati: i dati del consuntivo;
  • per i mesi in corso o futuri: il budget.

Operando in questo modo avremo un Forecast redatto alla fine del primo trimestre, che conterrà tre mesi di consuntivo (da gennaio a marzo) e nove mesi di preventivo (da aprile a dicembre). In pratica, si presentano le seguenti situazioni:

MESE di REDAZIONE MESI A CONSUNTIVO MESI A PREVENTIVO
MARZO 3 9
GIUGNO 6 6
SETTEMBRE 9 3

Il Forecast diviene sempre più attendibile con l’aumentare del numero dei mesi a consuntivo. Spesso si ritiene non significativo preparare un Forecast a Marzo in quanto i dati a consuntivo sono ancora pochi e non permettono di fare significative simulazioni sull’andamento aziendale. La scelta della periodicità del Forecast deve tenere conto del mercato in cui opera l’azienda e dell’eventuale stagionalità delle vendite. Per contro il Forecast a Settembre è molto importante perché diventa un pre-consuntivo e permette alla direzione aziendale di riformulare le previsioni di budget .

Come si costruisce il Forecast?

Il punto di riferimento deve rimanere sempre il budget, nel quale sono fissati gli obiettivi ma il Forecast permette di comprendere se gli stessi siano ancora raggiungibili o , nei casi più fortunati, sono già stati raggiunti . Se ad esempio a Settembre la direzione si rende conto di non aver ancora raggiunto la metà del budget vendite, dovrà rivedere le proprie previsioni e formulare obiettivi meno   ambiziosi  al fine di non demotivare la direzione commerciale ponendo mete che sono obiettivamente irrealizzabili. Sappiamo infatti quanto sia importante il coinvolgimento delle diverse divisioni aziendale nella definizione del budget e nell’eventuale revisione dello stesso .

Qualora la direzione ritenga che le previsioni esplicitate nel budget siano ancora attuali, preparerà il Forecast semplicemente sommando i mesi a consuntivo ai mesi a budget . Per comprendere però la bontà delle previsioni derivanti da budget è bene preparare un forecast facendo una proiezione a fine esercizio dei dati a consuntivo. Questo documento confrontato con il budget originario permetterà alla direzione di prevedere i dati di chiusura e poter formulare le strategie che ritiene necessarie.

Controllare il Forecast con i dati consolidati del terzo trimestre è quindi importante per:

  • gestire al meglio gli ultimi tre mesi dell’anno, mettendo in atto tutte le manovre che il forecast suggerisce come necessarie (riduzione dei costi, forte spinta di alcune vendite..).
  • comunicare alla capogruppo le previsioni di dividendi distribuibili
  • iniziare a “ragionare” sui budget dell’anno prossimo: la previsione di chiusura dell’anno in corso, gli scostamenti osservati nell’anno e le correzioni effettuate ai budget durante l’anno, danno utili indicazioni per elaborare budget dell’anno prossimo in modo più preciso ed attendibile.

 

Startup italiane: dove sono, quanto valgono e chi c’è dietro 

Come stanno le startup in Italia? Quanto valgono e, soprattutto, quanto valore creano? Una fotografia aggiornata del settore arriva da InfoCamere, che ha diffuso il 9° rapporto trimestrale (scaricabile qui) sui principali trend demografici e finanziari delle startup innovative italiane con dati al III trimestre 2016.Ed ecco cosa si evince, entrando nel dettaglio.

Sorgente: Startup italiane: dove sono, quanto valgono e chi c’è dietro – Info Data

Are book collectors real readers, or just cultural snobs? 

Il libro è sempre stato un segno di status e raffinatezza; una dichiarazione di autostima – anche per coloro che odiano a leggere

Sorgente: Are book collectors real readers, or just cultural snobs? | Aeon Essays

Il rapporto Federculture 2016.

Se funzionano i nostri musei, se funziona il nostro cinema, il teatro, la musica, allora funziona meglio tutta la società italiana e con essa l’economi. (Carlo Azeglio Ciampi)

Mercoledì è stato presentato il nuovo rapporto Federculture. Il titolo avrebbe potuto essere ‘Qualcosa si muove’. Ed è solo l’inizio.

 

La sintesi dei dati la trovate qui

Le slide qui

Tutto il resto qui

Native advertising, la pubblicità che sembra giornalismo 

Lo scorso 30 aprile, al momento di lasciare dopo dodici anni la direzione del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli ha voluto salutare i giornalisti con queste parole: «Il cosiddetto branded content è rimasto fuori dalla redazione. Guardatevene, perché è una delle morti possibili del nostro mestiere ed è soltanto un modesto palliativo all’agonia degli editori».

Un messaggio netto e forte, rivolto ai giornalisti del maggiore quotidiano italiano in un momento particolarmente delicato della sua storia, con il passaggio di proprietà alla Cairo Communication che ha chiuso la lunga stagione dell’azionariato diffuso alla guida del gruppo.

Sorgente: Native advertising, la pubblicità che sembra giornalismo – pagina99

Startup, ecco le misure nella Legge di bilancio 

Nuove misure di sostegno alle startup troveranno spazio nella legge di bilancio che le camere dovranno approvare sulla base del disegno partorito sabato scorso dal governo. Si tratta di novità che andranno a irrobustire l’impianto di agevolazioni e vantaggi messo in piedi a partire dalla legge 221 del 2012, conversione del decreto-legge Crescita 2.0 di Mario Monti e Corrado Passera.

Sorgente: Startup, ecco le misure nella Legge di bilancio – Wired

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