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Lombard street

il blog dello studio lombard dca

Mese

settembre 2014

Digitalizzare tutto

Al ministero – vedi anche il recente Decreto Cultura – si pensa poco alle biblioteche perché non si sa bene come metterle a reddito, o perché il bene che fanno non si vede.

viaDigitalizzare tutto | Le parole e le cose.

Più verdi, più redditizie

Le società migliori sotto il profilo ambientale hanno un Roe return on equity superiore del 18% a quello dei loro concorrenti e del 67% a quello delle società che non comunicano le loro politiche ambientali. Nel corso degli ultimi dieci anni, i loro utili hanno mostrato una volatilità inferiore del 50% a quella dei concorrenti. E in media distribuiscono agli azionisti il 21% di dividendi in più.

viaPiù verdi, più redditizie – La Mia Finanza Green.

Terzo forum mondiale dell’Unesco sulla cultura e le industrie culturali, Firenze 2-4 ottobre 2014

Articolato intorno al tema “Cultura, Creatività e Sviluppo Sostenibile: Ricerca, Innovazione, Opportunità”, il Forum di Firenze analizzerà il ruolo cruciale che la cultura svolge nella creazione di un futuro sostenibile per le società grazie alla capacità di creare valore aggiunto e di stimolare l’occupazione, la crescita e l’innovazione favorendo al tempo stesso coesione sociale, identità, dignità umana e inclusione.

viaTERZO FORUM MONDIALE DELL’UNESCO SULLA CULTURA E LE INDUSTRIE CULTURALI.

L’eterno dibattito sull’articolo 18

Di nuovo al centro del confronto politico, l’articolo 18 è un tema di discussione troppo spesso viziato dall’ideologia. Per evitare sterili discussioni,  bene allargare invece il ragionamento a tutto il tema dei contratti di lavoro. Una selezione di interventi de lavoce.info

viaLeterno dibattito sullarticolo 18 | Dossier.

Sull’avventura di “PIANISSIMO”

Creiamo miti, storie, fiabe e le raccontiamo e le leggiamo perché abbiamo paura di morire e allo stesso tempo vogliamo vivere due pensieri solo apparentemente non in contraddizione: raccontiamo storie per questo e per questo continuiamo a leggere e vorremo sempre leggere.

viaSull’avventura di “PIANISSIMO” : minima&moralia.

Quando reinserirsi è difficile, gli over 30 e il lavoro in 7 grafici

Che si considerino le persone che cambiano lavoro, quelli che il lavoro ce lavevano e lhanno perso, oppure chi ha finito di studiare tardi, magari perché ha dovuto lavorare per mantenersi gli studi, nel 2014 i nuovi contratti di lavoro riservati a chi ha più di 30 anni saranno meno rispetto a quelli indirizzati ai più giovani.

viaQuando reinserirsi è difficile, gli over 30 e il lavoro in 7 grafici – Pagina99.it.

Come cambiano i salari in tempi di crisi

Con salari che non si “aggiustano” adeguatamente a shock sul lato della domanda, ciò che si “aggiusta” è il prodotto, che, infatti, continua inesorabilmente il suo declino, a differenza del – pur lievissimo – aumento nei Paesi colpiti dalla crisi quanto il

viaCome cambiano i salari in tempi di crisi | Linkiesta.it.

Zucchero e catrame (Milano, che fatica)*

A Milano si sta come in molti altri posti. Conta l’abitudine e, come con le persone che conosci bene, sai già cosa aspettarti, nel bene e nel male, mentre ogni tanto ancora ti sorprendi. Nel bene e nel male.

Milano potrebbe ma non sempre riesce, è intelligente ma non si applica. È una maionese impazzita, un negroni ben fatto, gente ignorante e persone da amare. Milano nasconde le proprie meraviglie, qualche volta anche a se stessa. Milano è pigra ma merita fiducia almeno finché non andremo a vivere al mare.

Milano è dove gli uomini cercano ciò che hanno sempre sognato e vivono sapendo che quei sogni non potranno esistere. È un capro espiatorio, un’ottima scusa, una valigia aperta, bianca come le fauci di un coccodrillo. Un carezzevole altrove, non ricambiato. Milano non ha un cuore comune ma vive di quello di milioni di persone, tutte inconsapevoli, qualcuna meravigliosa. Milano è un luogo comune ma nel senso sbagliato.

A Milano si sta come sugli alberi le foglie, pronti a scappare per un fine settimana o un’altra vita. È terra di conquista, un seno stanco a cui troppo spesso ci si attacca gratis. Perché le città non esistono senza cittadini e qui, ormai, cittadini non ce ne sono più tanti. Solo qualche identità tra migliaia e migliaia di altre facce.

Milano la fa la gente ma di gente che voglia fare Milano non ce n’è. Perché non servono nuovi palazzi se nessuno li abita, non servono uffici se non c’è lavoro. Non serve niente se non c’è scambio.

Le grandi città si specchiano nell’acqua. Milano la sua acqua la seppellisce sotto l’asfalto. E confonde un cavalcavia con l’High Line di New York. Qui si passa, si critica e si sfrutta. Qui la gente per lo più prende. Qui non si crede che la città sia nostra ma si sfregia senza rimorso e si allunga il passo per andar via in fretta. Perché nessuno è abbastanza di qui per amarla e non sputarci a terra.

Milano è viva e bellissima ma la vive brutta gente assassina.

È come chi passa. Vorrebbe essere come chi resta.

* Le parole del titolo le ha cantate Lucio Dalla nel ’79. Non è che sia poi cambiato molto.

Più donne al vertice, più l’azienda guadagna

Un rapporto di Credit Suisse ha analizzato la composizione del vertice di 3000 aziende in 40 paesi del mondo, confrontandoli con le prestazioni economiche. Risultato? Quelle con più alta percentuale di donne vanno meglio. «È come se di fosse un rapporto di simmetria» dicono i curatori

viaPiù donne al vertice, più lazienda guadagna – Pagina99.it.

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